Un capolavoro. La scioltezza con la quale la Mazzucco scrive, la naturalezza con la quale srotola una storia complicata e lontana, confermano il talento strepitoso che ho incontrato leggendo La lunga attesa dell’angelo.
In questo romanzo la protagonista è la bimba Vita, nata povera in Campania, che a 9 anni, nel 1903, prende il piroscafo per andare a New York. Sul piroscafo c’è anche Diamante, un bambino di 12 anni. Viene dal suo stesso paese e, dato che viaggiano soli, si prenderà cura di lei. Entriamo nelle loro esistenze, nei loro pensieri, vediamo con i loro occhi strade, marciapiedi, case, uomini e donne che cercano di sopravvivere al sogno dell’America dalle strade lastricate d’oro. Ci tremano le vene ai polsi nell’assistere (uso questo verbo deliberatamente, la scrittura della Mazzucco ci fa vedere le cose, dimentichiamo di aver un libro in mano) nell’assistere alla breve vita di un piccolo italiano di 4/5 anni che per sopravvivere a New York vende giornali, senza famiglia, senza nessuno che se ne faccia carico, senza un posto dove andare. Per scoprire poi che i personaggi del romanzo sono realmente esistiti, sono parenti dell’autrice, che ha recuperato lettere e documenti, che ha fatto ricerche e si è documentata, al solo scopo di restituire la “Vita” e la dignità a queste povere anime, ormai lontane nella memoria, ma così vicine nelle sofferenze. Premio Strega 2003
Melania, Mazzucco – Vita, Rizzoli 2003
Anche questo libro finisce direttamente nella mia lista di libri da leggere. Abbiamo gusti veramente simili! Però leggi troppo in fretta, non riesco a tenere il passo 🙂
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Tra un po’ rallenterò! 🙂
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