Come sapete ieri, 7 gennaio 2015, a Parigi è avvenuta una tragica sparatoria presso la sede del giornale satirico Charlie Hebdo che ha provocato la morte di dodici persone e il ferimento di altre cinque. L’attentato è stato causato dal fanatismo islamico di due, forse tre, terroristi armati di kalashnikov che non potevano sopportare di veder pubblicate su quel giornale vignette ironiche sulla loro religione. La reazione del mondo occidentale si è espressa in vari modi. Qui voglio riprendere quella di Lucille Clerc, illustratrice francese attualmente trapiantata a Londra, e quella di Francisco Javier Olea, illustratore cileno, quest’ultima pubblicata sulla rivista Internazionale. Trovo che entrambi i disegni siano bellissimi e si assomiglino nel trasmettere un messaggio di resistenza, libertà e nonviolenza.


La prima immagine mi piace moltissimo: da una situazione di rottura, comunque si trova la forza e la speranza che si possa ripartire. Magari con qualche graffio, con qualche rottura, con meno bellezza, ma almeno si riparte. E speriamo che in questa situazione, non si ricominci solamente a parlare di antifanatismo e di antiislamismo (la Le Pen potrà cavalcare questo episodio per arrivare a governare la Francia). Sono d’accordo, per una volta, con Sallusti, che questa mattina, su Radio24, diceva che l’unico modo per uscirne è coinvolgere attivamente il cosiddetto Islam buono, che possa con forza contrastare ciò che è successo. Chissà se veramente ci riusciremo…
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Speriamo…
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Ritemperare matite spezzate, ecco cosa
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Esatto!
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