Questa bella ragazza serba legge un libro di Tracy Chevalier che noi conosciamo con il titolo di “Strane creature” ma che nell’edizione serba è tradotto con “Creature eccezionali”, che personalmente trovo più adatto al contenuto rispetto al titolo italiano e anche più aderente al titolo originale: “Remarkable creatures”.
Infatti il romanzo è basato sulla biografia di Mary Anning, paleontologa e scopritrice di fossili, e della sua amica Elizabeth Philpot, collezionista e cercatrice anch’essa. Le scoperte da Mary Anning accesero realmente un vivace dibattito all’inizio dell’Ottocento, sia nel campo scientifico, fornendo un importante contributo alla nascente branca della paleontologia, sia nella società del tempo, dove il concetto di estinzione cominciava solo allora ad affacciarsi. L’autrice racconta con abilità e razionalità le difficoltà incontrate dalla protagonista, la quale solo per il fatto di essere una donna trova impossibile ottenere credibilità scientifica nella società di allora.
Trejsi Ševalije – Izuzetna stvorenja (prima ed. originale 2009)
Una recensione eccezionale per una lettrice eccezionale 🙂
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Incontri internazionali in Riviera 🙂
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Presto la mattina, il miglior sole. 🙂
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Il mattino ha l’oro in bocca…
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Vero
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Che bello trovare un libro che ho amato in un’altra lingua. La letteratura viaggia e oltrepassa i confini
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A me ha colpito molto la trascrizione fonetica addirittura del nome dell’autrice. Ma a quanto pare il serbo segue fedelmente il principio dello “scrivi come parli e leggi com’è scritto”
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È un bel libro, io adesso sto leggendo “At the edge of the orchard” che parla della coltivazione delle mele ed è il più difficile che ho letto finora, forse dovrò rinunciare e leggerlo in italiano come avevo fatto con “Burning bright”, quello su William Blake. La Chevalier è davvero una scrittrice che merita di essere letta, me la immagino quando trova una nuova ossessione e comincia a ricercare ogni minimo dettaglio del personaggio o oggetto in questione. Vorrei conoscerla di persona!
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Io di questa autrice ho letto tutto tranne New boy, Virgin blue, e quello che stai leggendo tu. Come puoi ben capire mi piace molto e anch’io, come te, l’ho immaginata immersa nelle sue ricerche, a dipanare gomitoli aggrovigliati e a cucire insieme pezzi sparsi (il mio preferito è Burning bright) 🙂
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New Boy me l’ero perso, grazie, l’ho messo subito in lista! Virgin Blue l’ho letto tanti anni fa ed era il mio preferito, dovrei rileggerlo.
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