Gli amici del blog L’ultimo spettacolo mi hanno fatto un graditissimo invito, rispondere a una sorta di cine-questionario composto da 25 domande sul mio rapporto con il cinema. E dato che senza il cinema la mia vita non sarebbe la stessa rispondo con grande piacere.

1 – Il personaggio cinematografico che vorrei essere?
Beatrix Kiddo, detta anche Black Mamba, la sposa assassina interpretata da Uma Thurman nel film Kill Bill di Quentin Tarantino.

2 – Genere che amo e genere che odio?
Odio mi sembra una parola grossa, a volte mi piacciono anche film di generi che detesto. In generale evito il grottesco, l’horror e il fantasy. Mi piacciono invece tutti gli altri generi, con preferenza per il drammatico, la commedia e il thriller.

3 – Film in lingua originale o doppiati?
Lo so che fa molto cinefilo sparare sul doppiaggio, ma io invece lo apprezzo, quando è ben fatto permette di godere del film senza doversi distrarre nell’impegnativa lettura dei sottotitoli. Qualche giorno fa ho visto Viaggio a Tokyo, un film del 1953 di Yasujirō Ozu. Il DVD era in lingua originale con i sottotitoli in italiano. Certamente ascoltare il suono della lingua in cui è stato recitato ha aggiunto bellezza al film. Ma non riesco comunque a identificare il doppiaggio con il male assoluto.

4 – L’ultimo film che ho comprato?
Negli ultimi anni ho comprato solamente film per mio figlio, l’ultimo è stato Il castello errante di Howl di Hayao Miyazaki.

5 – Sono mai andata al cinema da sola?
Si potrebbe dire che io vada quasi esclusivamente al cinema da sola. Non perché mi manchi la compagnia, anzi. Ma perché andare al cinema per me è un incontro intimo (con il film). Poi, a visione terminata, mi piace condividere le mie sensazioni e riflessioni, anche qui sul mio blog oltre che nelle conversazioni tra amici. Ma sedermi al buio della sala e aprire le mie “porte della percezione”…  io assumo film come altri assumono sostanze psichedeliche…

6 – Cosa ne penso del Blu-Ray?
Niente.

7 – Che rapporto ho con il 3D?
Inutile sofferenza.

8 – Cosa rende un film uno dei miei preferiti?
Difficile rispondere a questa domanda. Tante cose abbastanza impalpabili. Se proprio devo definirlo: un ritmo, accompagnato da immagini concrete, che traccino storie verosimili, e mi raccontino cose che non sapevo, ma che magicamente il film mi fa ricordare.
Mah.

9 – Preferisci vedere i film da sola o in compagnia?
Come dicevo, rispondendo alla domanda n. 5, io preferisco vedere i film da sola, ma sono sempre felice e non rifiuto mai quando mi propongono un film in compagnia.

10 – L’ultimo film che ho visto?
Tonya, di Craig Gillespie, che mi è piaciuto molto.

11 – Un film che mi ha fatto riflettere?
In genere tutti i film mi fanno riflettere, perché di solito non vado a vedere film dove l’azione è fine a se stessa, scelgo film che spero abbiano qualcosa da dire. Per dirne uno: The teacher, un film ceco del 2016 di Jan Hrebejk.

12 – Un film che mi ha fatto ridere?
I film comici, quelli che ti promettono che riderai a crepapelle, purtroppo mi deprimono e cerco di evitarli. Un film intero che mi ha fatto ridere non me lo ricordo… ma situazioni divertenti in certi film: Blues brothers, Love actually, Un pesce di nome Wanda, Carnage, Good bye Lenin… boh.

13 – Un film che mi ha fatto piangere?
Non è difficile farmi piangere, vado in giro con le lacrime in tasca, e la lista dei film nei quali ho pianto sarebbe troppo lunga. Perciò ne citerò solo uno, quello nel quale il mio pianto è stato così impetuoso da avermi messo in imbarazzo durante la proiezione: Tre colori – Film blu, di Krzysztof Kieslowski. Già alla scena iniziale, quella dell’incidente automobilistico, singhiozzavo traumatizzata…

14 – Un film orribile?
Non sto neanche a elencare i titoli del filone commedia italiana anni ’70, tanto lì l’orribile era la norma. Voglio invece parlare di un brutto film recente e so già che andrò contro la maggioranza di quelli che l’hanno visto, perché in generale è piaciuto molto: Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson. Ho letto con sorpresa solo recensioni positive, mentre a me questa pellicola è sembrata molto peggio che inutile: nella storia narrata, squallida e morbosamente ridicola; nelle scelte stilistiche, banali e ripetitive; nelle scelte registiche che con lungaggini snervanti avrebbero forse sperato di sortire un gemellaggio tra lo spettatore sfinito e la storia sfinente, ma hanno solamente prodotto un surplus di fastidio; infine persino nella recitazione ho trovato questo film decisamente non riuscito, il povero Daniel Day-Lewis, uno degli attori più talentuosi del nostro tempo, era sempre riuscito a interpretare ruoli che stemperassero la sua innata antipatia con qualche qualità del personaggio, invece qui, purtroppo, non ha avuto la stessa fortuna.

15 – Un film che non ho visto perché mi sono addormentata?
Zelig, di Woody Allen. Non chiedetemi perché, è un mistero anche per me. Non ho mai capito quale sia il motivo che mi porta alla narcolessia durante la visione di questo film. E dire che ci ho provato anche più volte a vederlo, macché, non arrivo alla fine. Sarebbe un caso da far analizzare a Freud…

16 – Un film che non ho visto perché stavo facendo le “cosacce”?
Non c’è, però confesso che tanti anni fa invitai un amico a casa mia per vedere I misteri del giardino di Compton House, di Peter Greenaway, nella speranza che la noia della visione lo inducesse a distrarsi verso di me. Purtroppo era uno di quelli a cui Greenaway piaceva…

17 – Il film più lungo che ho visto?
Heimat 1, 2 e 3 di Edgar Reitz. E non ho ancora visto il prequel uscito nel 2013: L’altra Heimat, cronaca di un sogno.

18 – Il film che mi ha delusa?
Tantissimi… come si fa a dirne uno? Il più recente è Dunkirk.

19 – Un film che so a memoria?
America oggi, di Robert Altman.

20 – Un film che ho visto al cinema perché mi ci hanno trascinata?
I vari Star wars.

21 – Il film più bello tratto da un libro?
Di solito un film delude se si è già letto il libro dal quale è tratto. Tuttavia Profumo, diretto da Tom Tykwer, dall’omonimo libro di Patrick Süskind, mi è piaciuto quanto il libro.

22 – Il film più datato che ho visto?
Gli emozionanti corti dei fratelli Auguste e Louis Lumière del 1895/96 che si trovano anche su Youtube cliccando QUI.

23 – Migliore colonna sonora?
Ricordo una discussione accesa con un amico che frequentava il Centro sperimentale di cinematografia di Roma e si scandalizzava del mio affermare che Ennio Morricone fosse sopravvalutato. Naturalmente la colpa è mia che non so apprezzare le colonne sonore. A meno che non siano quelle di Harold e Maude, Lezioni di piano, Il laureato, Jesus Christ Superstar, Trainspotting, Tommy… A parte gli scherzi, non sono molto sensibile alle colonne sonore. Tanto per capirci, Morricone in Giù la testa è perfetto, ovviamente, ma per i miei gusti eccessivamente protagonista.

24 – Migliore saga cinematografica?
Non sono una fan delle saghe, ma da quando ho iniziato la lettura dei libri di Harry Potter con mio figlio ho cominciato a guardare anche i film e, nonostante non siano il mio genere, devo dire che è un piacevole passatempo.

25 – Migliore remake?
Un remake ben riuscito nel genere commedia è stato C’è posta per te, del 1998 per la regia di Nora Ephron, con Meg Ryan e Tom Hanks. L’originale era Scrivimi fermo posta, del 1940 di Ernst Lubitsch con James Stewart e Margaret Sullavan.

Ecco fatto, sono giunta alla fine, 25 domande sono tante ma è stato molto divertente. A questo punto se c’è qualcuno tra voi lettori che abbia voglia di cimentarsi si accomodi, la proposta è aperta a tutti… e fatemelo sapere se risponderete anche sul vostro blog.