Camilleri ha lasciato molti cuori infranti l’estate scorsa, l’onda lunga dell’affetto che i lettori italiani gli tributavano continua anche quest’anno. Qui un lettore che legge il diciassettesimo romanzo che ha come protagonista il Commissario Montalbano, il quale, a 58 anni, è ormai preda della paura della vecchiaia incombente ed è forse per questo che si abbandona ad una passione fisica per una giovane e spregiudicata donna, che gli ricorda non solo nel nome l’Angelica di Ariosto. Il commissario, preso dalla voglia di giovinezza, tradisce per la prima volta, volontariamente e senza gli scrupoli che aveva in passato, la sua eterna fidanzata Livia della quale sospetta un tradimento che lo rende “furioso” come l’Orlando, spesso citato nel racconto con i versi del suo poema.
Andrea Camilleri – Il sorriso di Angelica, Sellerio 2010
Sai che credo non sia la prima occasione in cui Montalbano tradisce Livia? E quella precedente era stata assai più dolorosa…
Questo comunque mi manca. Recupererò!
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Ops, quindi recensione imprecisa… e Montalbano traditore! 😉 Bentrovato Gaberrici
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Eh vabbè, mica è obbligatorio conoscere Montalbano a memoria :-). Tra l’altro mi ricordo di quel romanzo perché è il mio preferito con lui.
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Un punto di ripresa insolito. Credo di essere una delle poche italiane lettrici a non aver mai letto un Montalbano, pur apprezzando moltissimo la serie televisiva. Non è voluto. prima o poi rimedierò
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Neanch’io ho mai letto un Montalbano… eppure Camilleri era un uomo eccezionale… Anch’io dovrò rimediare
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