Il mondo intorno a lei è fatto solo di suoni, rumori, voci. Ed è grazie a quelle voci frammentarie e confuse che Amber Reynolds capisce di aver avuto un incidente d’auto e di essere in una stanza di ospedale. In coma. Amber non ricorda nulla di quanto le è accaduto, e una domanda la perseguita da subito: com’è possibile? Io non guido quasi mai… Poi, tra quelle voci ne riconosce due, che diventeranno il suo unico contatto con l’esterno. Quelle di suo marito e di sua sorella. Ignari che Amber li possa sentire, i due discutono, litigano, rivelano dettagli e indizi. E lei si rende conto di non potersi fidare. Entrambi hanno qualcosa da nascondere.
Il romanzo si svolge su tre piani temporali, “Allora”, “Prima” e “Adesso”, salti temporali gestiti con grande abilità. L’autrice centellina informazioni, sparge qualche indizio, ma con molta parsimonia, fa guardare solo dal buco della serratura per poi consegnarci la verità, che, però, che rimane sempre “presunta”.
Alice Feeney – Ogni piccola bugia, Nord 2017
” Sono in coma,
mio marito mi odia,
a volte dico bugie.”
Ma ho un costume a fiorellini blu molto carino 🙂
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😀
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Con una presentazione così non mi attira neanche di striscio… Un’altra tacca si aggiunge alla parete delle copertine paracule (anche se conosco poco la casa editrice)
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Non intriga neanche me
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