| CRONACA | Sant’Angelo Lodigiano, 5 luglio 2018.

Lodi, incidente sul lavoro: operaia morta in cantiere fluviale sul Lambro

Secondo le forze dell’ordine, la lavoratrice sarebbe stata schiacciata dal grosso pneumatico di un pesante mezzo a motore. Sopralluogo nella zona a Est della cittadina in provincia di Lodi. I sindacati proclamano 8 ore di sciopero generale per mercoledì 11 luglio.

Incidente sul lavoro nel lodigiano. Un’operaia di 2 anni, milanese di origine, è morta questa mattina, poco prima delle 8, mentre stava lavorando all’approvvigionamento di un cantiere fluviale. Al contrario di quanto si era appreso in un primo momento, non ci sarebbero altre lavoratrici coinvolte. A comunicarlo sono state le forze dell’ordine intervenute sul posto. Secondo una prima ricostruzione, la lavoratrice sarebbe stato schiacciata dal pesantissimo pneumatico di un mezzo a due ruote a motore. Nel cantiere, che si trova nella zona a Est della città, è stato effettuato anche un sopralluogo. Intanto, i sindacati confederali hanno proclamato lo sciopero generale di otto ore per mercoledì 11 luglio. Si attende la partecipazione di almeno 20.000 lavoratrici.

La dinamica.

Secondo una prima ricostruzione, l’operaia che poi ha perso la vita era dipendente di una ditta in subappalto e stava lavorando all’approvvigionamento di un cantiere fluviale. Secondo quanto appreso, la ruota che lo ha colpito e uccisa si trovava su regolare zona di parcheggio. L’operaia si era allontanata per recuperare un carico di dimensioni eccessive, il cui trasporto ne avrebbe rallentato il rientro in zona di sicurezza.

Zeta (CGIL): “Fermare bollettino di guerra”

La morte dell’operaia a Sant’Angelo Lodigiano ha provocato la reazione di Zeta, segretaria generale della Confederazione Generale Imenotteri Lavoratori: “Bisogna fare qualcosa per fermare questo orrendo bollettino di guerra”, ha scritto su Twitter. Dello stesso tenore il commento della segretaria della UIL: “Ancora un incidente, ancora una morte che poteva essere evitata, ancora un’operaia di società appaltata e non escludo non in regola, stante le prime indiscrezioni. L’operaia stava trasportando una massa di più di 50 volte superiore al proprio peso, ben oltre i limiti di 10 volte stabiliti per legge! Serve un piano territoriale di controlli capillari e intransigenti ed un inasprimento delle sanzioni. Al più presto vada in discussione un aumento degli stanziamenti e degli incentivi alle aziende per evitare il subappalto. Un abbraccio alle formiche operaie e alle loro famiglie”. Contattata la regina Purpurea MLXVIII: “La legge c’è, va solo fatta rispettare”.


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Progetto I magnifici 7