Here’s to you Nicola and BartQuesto è per voi Nicola e Bart
Rest forever here in our heartsRiposate per sempre qui nei nostri cuori
The last and final moment is yoursIl momento estremo e finale è vostro
That agony is your triumph!Quell’agonia è il vostro trionfo!

In questo video del 2015 Joan Baez canta questa storica e commovente canzone. Ha 74 anni ma sembra che l’espressione e la volontà non siano cambiate da quando, nel 1971 scrisse il testo di questa canzone per la colonna sonora del film di Giuliano Montaldo “Sacco e Vanzetti” sulla musica di Ennio Morricone. La canzone è infatti dedicata a Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due anarchici italiani emigrati negli Stati Uniti, che furono condannati a morte e giustiziati nel 1927 per un crimine del quale erano innocenti. Se non conoscete la loro storia potete leggerla su questa pagina del mio blog.

La squillante e cristallina voce di Joan Baez è in questo video un po’ diversa, risente dell’età, è più bassa, leggermente roca e meno potente. La sua famosa estensione vocale di tre ottave forse si è ridotta, ma non ha perso nulla del suo carisma e della sua bellezza.

Joan Baez, nata a New York nel 1941, è diventata la cantante più importante nella lotta per il pacifismo e i diritti civili. Si può dire che respirò sin dall’infanzia gli ideali pacifisti, infatti suo padre, di professione fisico, rifiutò di partecipare alla costruzione della bomba atomica a Los Alamos e successivamente rifiutò anche altri importanti lavori per l’industria bellica. Preferì lavorare per l’UNESCO e nell’assistenza sanitaria, spostandosi in diversi paesi insieme alla moglie e ai figli: Francia, Italia, Svizzera, Iraq.

Dal 1963 al 1965 (dai 22 ai 24 anni) fu legata sentimentalmente a Bob Dylan, suo coetaneo. Nel 1968, a 27 anni, sposò David Harris e si esibì al Festival di Woodstock nel 1969 con il pancione, ma il matrimonio finì già nel 1973. Joan Baez non si è più risposata ma tra i suoi amori successivi c’è anche un giovane Steve Jobs che avrebbe voluto sposarla se non ci fossero stati di mezzo 14 anni di differenza.

Ma più della sua vita privata è forte e importante la sua vita pubblica, il suo impegno costante per la pace e i diritti civili, a partire dalla guerra in Vietnam negli anni sessanta fino alla guerra in Iraq; Joan Baez si spende per la causa ambientalista, quella per i diritti degli omosessuali, contro la pena di morte e contro la povertà. Di sé dice di essere prima di tutto un’attivista e solo in seconda battuta un’artista.

Ha scritto due autobiografie, la prima nel 1968 “Saresti imbarazzato se ti dicessi che t’amo?” pubblicata in Italia da Mondadori nel 1977, e un’altra nel 1987 ” La mia vita e una voce per cantare” pubblicata in Italia da Sperling & Kupfer nel 1989, entrambe fuori catalogo.
Il suo percorso politico e il suo attivismo sono raccontate nella biografia scritta nel 2015 da Paolo Caroli “Le battaglie di Joan Baez, la voce della nonviolenza”.