Ieri pomeriggio sono andata ad ascoltare la Lectio magistralis “The meaning of white supremacy today “(Il significato di supremazia bianca oggi) che Angela Davis, una vera leggenda nella lotta per i diritti civili, ha pronunciato all’Università di Bologna.
Molte centinaia di studenti, ma non solo, si sono dovute suddividere tra diverse aule. I più bravi ad arrivare con largo anticipo l’hanno vista dal vivo, gli altri in streaming. Io ero tra questi ultimi ma devo dire che l’emozione non ne ha risentito. La Davis ha cominciato dicendo: “È davvero un onore poter parlare in “Red Bologna”, Bologna la rossa, nella più antica università del mondo, è un onore essere ospite della patria di Antonio Gramsci.” Ha raccontato che quella mattina era andata a visitare il MAMbo – museo di arte moderna di Bologna – soprattutto per vedere con i propri occhi il famoso quadro di Renato Guttuso “Funerali di Togliatti”, nel quale anche lei è ritratta a fianco di tanti volti di personaggi storici del comunismo quali Sartre, Vittorini, Pasolini, Marx…
La Davis ha ricordato come il Partito Comunista italiano fosse uno dei più impegnati nella campagna per la sua liberazione, durante i gli anni che ha trascorso in carcere rischiando la pena di morte. Ha poi parlato del centro sociale bolognese lgbt Atlantide, sgomberato qualche mese fa, scandendo in italiano “Atlantide ovunque”, lo slogan che veniva utilizzato nella campagna contro la chiusura decisa dal Comune di Bologna. Infine, prima di cominciare la sua Lectio, ha raccontato della gioia nel passeggiare per una città così bella e piena di storia nella quale è visibile l’impegno per il recupero dello spazio pubblico, Piazza Maggiore in una vecchia cartolina, dice la Davis, era un parcheggio per auto ora finalmente estromesse dal cuore della città.
E poi: supremazia bianca e capitalismo globale, razzismo, femminismo, ma soprattutto “struggle”, lotta, la parola che le ho sentito pronunciare di più.
Che mondo sarebbe, ci chiediamo inutilmente, se il potere lo avessero donne come lei?
Ha parlato per un’ora la Davis e chi volesse ascoltare la sua lezione può farlo su Radio Radicale cliccando qui.
Che emozione dev’essere stata!
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La Davis è quasi mito e pensarla a Bologna a parlare di Bologna è eccezionale e strano
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Sì, molta emozione, un pezzo di storia del mondo che si degna di venire a parlare con te. E tanta è l’attenzione e l’amore che questa donna prova per il nostro pianeta e le persone che prima di passare ai massimi sistemi si sofferma a condividere le sue impressioni sull’Italia e su Bologna. Mi è piaciuto sottolineare questo aspetto perché secondo me la dice lunga sul tipo di approccio alle cose, sul tipo di anima che sta dentro quel corpicino ricciuto.
Naturalmente dopo questa breve introduzione dedicata alla nostra terra e alla mia città, la concentrazione e l’impegno è stato tutto per i temi che ho accennato – che sappiamo – e che potete riascoltare nella registrazione.
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Un’attenzione all’Ospite non comune
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adesso piango.
(grazie del link)
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Eheheh… dai, non fare così 😉
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